CHIAMATEMI FABIO

Ho cinquantuno anni, sono felicemente sposato con Caterina e sono padre di Andreas, meraviglioso liceale quattordicenne. Sono orgogliosamente figlio di Salvatore, storico bidello di Caltagirone, esempio straordinario di rettitudine che mi ha lasciato quando avevo dieci anni e di Pina, adorata madre, prossima ai novantuno anni.

Sono cresciuto tra i carruggi del centro storico di Caltagirone, nel quartiere della Matrice, ed è lì, che tra tante sofferenze e soddisfazioni, sogni e realtà, ho mosso i miei primi passi collaborando in Parrocchia, nel centro giovanile, insieme ai miei amici di ieri e di oggi.

La mia formazione nasce dentro il mondo cattolico, in un contesto di valori relazionali che porto con me, che considero parte integrante del mio vissuto. È grazie a quei valori che ho avvertito con forza il bisogno di impegno sociale prima e politico dopo. Nelle associazioni studentesche durante i miei studi all’Istituto tecnico per Geometri e alla Facoltà di Giurisprudenza a Catania, ho sperimentato la passione politica, la lotta per i diritti civili, la militanza nel mondo dell’ambientalismo, l’impegno per una società diversa, più giusta, più equa.

Non è stato facile, la mia era una famiglia molto umile dove, morto papà, era necessario darsi da fare, usare i mesi estivi per dare un contributo tangibile al contesto familiare.  Ricordo con grande orgoglio quegli anni, i lavoretti stagionali alla zona industriale a Catania, la raccolta dell’uva nelle campagne di Mazzarrone.

Ho sempre amato l’impegno politico, sono cresciuto nella grande famiglia della sinistra di Caltagirone ed è grazie a quel mondo se ho potuto muovere i primi passi nelle Istituzioni, nel Consiglio Comunale della mia città e nel Consiglio Provinciale di Catania.

Sono laureato in Giurisprudenza con una tesi in Diritto dell’Unione Europea sul tema dei Fondi a Finanziamento diretto della Commissione Europea. Sono un convinto europeista e il mio lavoro è dirigere una squadra che progetta per i Comuni e che forma Sindaci e amministratori locali per cogliere le opportunità dell’Unione Europea.

Fare il Direttore di un Network europeo di città mi ha offerto una visione aperta del mondo, multiculturale, solidale. Ho conosciuto in questi anni centinaia di sindaci italiani e non, ho avuto la possibilità di apprendere buone pratiche e straordinari modelli di gestione dei comuni.

Oggi mi candido a Sindaco della mia città, Caltagirone, città che amo, città bellissima che ha bisogno di cura, di attenzione. Come ho sempre fatto nella mia vita, metterò a disposizione della mia comunità tutto me stesso, la mia passione, la mia umiltà, la mia storia, la mia competenza.

Ambire a diventare Sindaco di Caltagirone è insieme un onore e una grande responsabilità, ma siamo in tanti a crederci, siamo in tanti a mettere in campo competenze e professionalità, siamo in tanti a volerci spendere per la nostra comunità. Siamo Uniti e Determinati, siamo la Caltagirone che verrà.