UNA CITTÀ VERDE E SOSTENIBILE

Che si doterà di un Piano del Traffico efficiente e innovativo in termini di sostenibilità, di percorrenza e di centralità diffusa, ma con una particolare attenzione all’aspetto ambientale, poiché a Caltagirone risulta essere altissimo il numero di automobili in relazione agli abitanti e questo implica un impatto in termini di emissioni di C02 e di inquinamento acustico esagerato. Vogliamo incentivare la mobilità alternativa individuando in modo sistemico ambiti legati ai percorsi pedonali e ciclabili, in particolare nelle arterie del “nuovo centro”, ripristinando i sensi unici e rifunzionalizzando gli incroci.

Attueremo soluzioni di mobilità intelligente per il trasporto urbano su richiesta attraverso un’app dedicata, individuando soluzioni volte a disincentivare l’uso dell’auto privata in città per garantire la possibilità di spostamenti veloci, comodi e a basso impatto ambientale riducendo i costi, il traffico e di conseguenza l’inquinamento.  Definiremo e approveremo il PAESC piano di azione per l’energia sostenibile richiesto dalla Commissione Europea per la partecipazione ai bandi rivolti ai comuni europei per gli interventi di riqualificazione energetica.

Viabilità e piano del traffico vanno pensati all’interno di una chiara e precisa visione di città che include inscindibilmente turismo, attività commerciali e centro storico, definendo progressivamente zone dedicate all’isola pedonale e alla ZTL nel centro storico, per ridare a quest’ultimo dignità, attraverso azioni di interesse collettivo legate a iniziative culturali, turistiche e commerciali che tengano conto dei legittimi bisogni dei cittadini residenti. Potenzieremo il sistema del trasporto pubblico urbano attraverso un servizio di bus navetta elettrico in grado di mettere in connessione il parcheggio S. Stefano con i parcheggi satellite collocati nella “cintura” del centro storico (parcheggio S. Giorgio, Cappuccini, S. Orsola, San Giovanni e Circonvallazione di levante) prevedendo all’interno dei parcheggi punti di prelievo di bici elettriche. 

Una Città in grado di realizzare Sostenibilità Ambientale proteggendo e valorizzando il Bosco e il Borgo di Santo Pietro.  Negli ultimi anni abbiamo assistito, nell’indifferenza delle istituzioni, ad un progressivo e continuo depauperamento del Borgo e del Bosco di Santo Pietro, troppe volte vittima di incendi devastanti, discariche abusive, caccia da frodo e percorsi di auto e moto di grosso taglio. Il nostro impegno sarà finalizzato al riconoscimento e alla valorizzazione dell’unicità del patrimonio naturale e boschivo di Santo Pietro in correlazione con il patrimonio storico e culturale del Borgo con il quale forma un tutt’uno per dare vita ad una concreta azione di rinascita.   Per proteggere e presidiare con azioni concrete il Bosco di Santo Pietro è necessario coinvolgere, attraverso la formula “dell’Agricoltore Custode della Biodiversità“, gli operatori del settore agricolo e zootecnico del territorio e installare telecamere lungo le vie di accesso per la prevenzione degli incendi e la repressione di ogni forma di abbandono di rifiuti all’interno del bosco.

Le aree naturalistiche protette costituiscono un importante volano per la crescita economica di un territorio, è dunque urgente riavviare l’iter per la re-istituzione della Riserva Naturale Orientata del  Bosco di Santo Pietro e/o, attraverso il coinvolgimento del mondo universitario e dei centri di ricerca, previa intesa con il Comune di Niscemi e con il comune di Gela, l’avvio dell’iter procedurale per l’istituzione di un unico Parco Regionale Bosco di Santo Pietro-Sughereta di Niscemi-Biviere di Gela, valorizzando un Corridoio Ecologico di assoluto pregio naturalistico. Inoltre, l’importante qualificazione del Bosco di santo Pietro quale area SIC Sito di Interesse Comunitario, consentirà l’utilizzo di apposite risorse europee destinate a finanziare il programma LIFE.

Condizione necessaria per la re-istituzione della RNO sarà la stesura dei Piani di Utilizzazione del Comune di Caltagirone che definiranno e qualificheranno lo sviluppo, la salvaguardia e la promozione del territorio di Santo Pietro.  Riteniamo che la Riserva vada strutturata non come sommatoria di divieti, ma come volano economico e occupazionale attraverso il settore agroalimentare di qualità e del turismo sostenibile con il coinvolgimento di residenti, produttori, ristoratori, guide turistiche e associazioni. Per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, sarà fondamentale il coinvolgimento del tessuto produttivo oltre che di Santo Pietro anche di Piano San Paolo e di Granieri, per creare processi sinergici di sviluppo locale, percorsi naturalistici e garantire il ripristino delle aree pic nic, attraverso la creazione di eventi rivolti alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio come la Sagra della Cuccìa, la Fiera del Bio, la Festa del Vino e dell’Olio, nonché di eventi in grado di attrarre  un turismo dedicato ai più piccoli e ai cittadini in generale, come la Festa dell’Albero, il festival degli artisti di strada, il Borgo del Gusto, anche nell’ottica del ripopolamento demografico delle Frazioni.

Ci adopereremo per l’installazione di apparecchiature per la rilevazione e la misurazione delle onde elettromagnetiche prodotte dal MUOS al fine di monitorare l’intensità delle emissioni e valutarne la pericolosità per la salute dei cittadini, ribadendo il principio per il quale Caltagirone dev’essere città della Pace e dell’accoglienza.

Crediamo che una buona amministrazione si fa carico di educare i cittadini a stili di vita in armonia con l’ambiente attraverso il miglioramento e il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti, sanzionando i contravventori attraverso un efficace sistema di videosorveglianza, ponendo particolare attenzione alla raccolta e al corretto smaltimento di alcune tipologie di rifiuti pericolosi o fortemente inquinanti come amianto, toner e cartucce, oli esausti, rendendo operativo ed efficiente il nuovo centro comunale di raccolta, prevedendo la tariffa puntuale, stabilendo una premialità per cui il cittadino che differenzia di più paga meno.  

È prioritario attivare un adeguato e efficace Piano del verde, in grado di progettare il rilancio della fruizione della nostra Villa Comunale Giardino Pubblico attraverso una sua razionale manutenzione e con attività di naturalizzazione che prevedano l’innesto di nuove essenze arboree per accrescerne la valenza naturalistica e botanica. Analoghe attività di naturalizzazione andranno realizzate nelle aree periferiche della città e nel contesto urbano per aumentare le aree verdi della città, attraverso il ripristino e la cura dei tanti parchi urbani e delle Bambinopoli.

In tal senso si ritiene necessario definire un “Piano di recupero della zona agricola di margine al centro edificato”, con la salvaguardia delle colture tipiche e l’uso di materiali tradizionali, anche per le azioni dedicate al “Turismo agricolo eco-sostenibile”. Rivitalizzare e sostenere la crescita e lo sviluppo dei “Polmoni Verdi della Città” integrandoli con la realizzazione degli orti urbani ri-funzionalizzando le aree verdi di prossimità, anche tramite convenzioni con attività commerciali.

Sarà promossa e sostenuta la realizzazione di orti urbani al fine di valorizzare le numerose aree, oggi incolte e abbandonate, disseminate nella Città. Ciò favorirà anche la costruzione di spazi condivisi e di conseguenza lo spirito di comunità assolvendo così ad una funzione sociale di coinvolgimento anche delle persone più fragili o isolate, nonché una proficua trasmissione intergenerazionale del sapere contadino che è una delle peculiarità essenziali del nostro territorio.

Una città sostenibile si fa carico degli animali che vivono nel suo tessuto urbano. A Caltagirone negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento sempre crescente del numero di randagi e purtroppo al diffondersi della insana pratica dell’avvelenamento di cani da parte di soggetti senza scrupoli.   Riteniamo sia necessario incentivare la pratica dell’adozione dei cani ricoverati presso il canile convenzionato e/o Associazioni animaliste, effettuare un censimento della popolazione di cani randagi nella nostra Città riportando su apposita cartografia la localizzazione dei branchi di randagi, nonchè quella dei randagi sterilizzati e rimessi in libertà come “cani di quartiere”, da contrassegnare con un collare di colore prestabilito rilanciando la collaborazione tra Comune, ASP Distretto Veterinario di Caltagirone ed Associazioni di volontariato animalista, approntando idonei luoghi per l’attività di prima accoglienza per cani e gatti randagi incidentati, feriti, da sterilizzare e prevedendo nel processo di revisione del P.R.G. apposite aree di sgambamento per gli animali domestici. 

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