UNA CITTÀ PARTECIPATA E IN RETE

Che coinvolge il cittadino nell’assunzione delle scelte e delle decisioni, che opera per la costruzione di un serio Bilancio Partecipativo, che tiene in considerazione la volontà di una comunità e che è in grado di fare esprimere i cittadini su questioni decisive, una città che crea Cittadinanza Attiva.

Partecipata è una città che coinvolge i cittadini nella gestione e nell’utilizzo dei beni comuni, che concerta con il mondo della scuola attività e azioni volte a sensibilizzare le nuove generazioni sulla costruzione di processi di cittadinanza virtuosi, che riconosce il ruolo e la funzione del mondo dell’associazionismo e del volontariato, che coinvolge nelle scelte e nelle decisioni i Sindacati e gli organismi di rappresentanza sindacale delle categorie.

Costruiremo sinergie e collaborazioni permanenti con la rete delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile, rete di fondamentale importanza per la corretta organizzazione di eventi culturali e religiosi, con la quale concertare le azioni da attivare in caso di calamità, anche attraverso attività di disseminazione e sensibilizzazione tra i cittadini e con il mondo della scuola.

Una città partecipata in grado di attivare Patti di Collaborazione per la rigenerazione urbana, che si ispira a equità, che chiede ai percettori del Reddito di Cittadinanza di lavorare all’interno di Progetti di Utilità Collettiva, che va incontro alle difficoltà dei cittadini attraverso il Baratto Amministrativo, perché una città partecipata è una città più equa, più giusta, più vivibile.

Una città partecipata e sostenibile che d’intesa con le associazioni ambientaliste favorisce la pratica del Riuso, creando le condizioni per la consegna nel centro di raccolta di beni di consumo ancora riutilizzabili da mettere a disposizione gratuitamente dei cittadini che vivono in condizioni di sofferenza, per determinare una idea di società sostenibile e condivisa che lotta contro lo spreco, che promuove la cultura della casa dell’acqua in molte aree della città e nelle Frazioni, per educare i cittadini a non utilizzare la plastica.

Che supera l’autoreferenzialità di questi ultimi anni concertando con i Comuni del territorio del calatino Sud Simeto scelte e decisioni condivise nell’interesse di una comunità vasta. Una città in rete che concerta la pianificazione strategica del comparto del turismo in sinergia con i Comuni del Distretto Unesco del Val di Noto, per offrire una proposta turistica e culturale ampia e condivisa, più forte e credibile, in grado di ridurre i costi ampliando la platea dei beneficiari.  Opereremo in rappresentanza del comune di Caltagirone per costruire sinergie e collaborazioni, consapevoli del ruolo guida che Caltagirone svolge ma senza imporre decisioni, ma al contrario concertandole con tutti i comuni dell’area per rendere sempre più efficaci le azioni e le misure che verranno concordate in una logica di aiuto e sostegno reciproco.

In rete è una città che valorizza lo straordinario ruolo del Museo Diocesano di Caltagirone e della Biblioteca Diocesana, eccellenze che promuovono cultura di grande livelli con le quali il Comune di Caltagirone dovrà collaborare stabilmente ed efficacemente.

Svolgeremo un ruolo fondamentale all’interno della Città Metropolitana di Catania affinchè il territorio del Calatino sia oggetto di attenzione e destinatario di importanti finanziamenti soprattutto nel campo della viabilità dell’ex Provincia e nel patrimonio immobiliare che ospita gli Istituti di Secondo Grado.

In rete è una città che sa farsi carico dei bisogni dei cittadini che vivono nelle Frazioni di Granieri, Piano San Paolo e Santo Pietro, troppe volte non coinvolti e abbandonati. Pensiamo che sia necessario e non rinviabile definire un piano di interventi per le Frazioni di Caltagirone che risponda a principi di efficienza e efficacia.

I cittadini delle Frazioni sono stati penalizzati dall’assenza di interventi in grado di restituire dignità ed efficienza.  Creeremo un coordinamento stabile tra i delegati delle frazioni affinchè partecipino alle attività amministrative, Giunta e Consiglio Comunale, tutte le volte in cui verranno trattati temi che vertono su iniziative e attività che intercettano i cittadini che vi abitano. 

Individueremo forme di coinvolgimento dei cittadini che vivono in contrada Favarella, alle porte del Comune di Grammichele ma giuridicamente inseriti all’interno del territorio di Caltagirone, che seppur fruitori dei servizi comunali sono lasciati ai margini della vita amministrativa.

La Frazione di Granieri, considerata la distanza dalla città e la precarietà dei collegamenti viari, dovrà beneficiare di servizi di fondamentale importanza in grado di assicurare livelli standard di vivibilità. Riapriremo con forza un confronto con le Poste per la riapertura di uno sportello a Granieri per andare incontro ai bisogni dei cittadini più anziani. Ci attiveremo per una adeguata riqualificazione in chiave sostenibile ed energetica dell’immobile che ospita la delegazione, oggi in preda al degrado e all’incuria, affinchè diventi luogo di socializzazione dedito a più attività e funzioni nell’interesse di tutta la comunità della frazione.

Analoga attenzione verrà dedicata ad azioni che portino al superamento delle criticità legate alla erogazione dell’acqua alle abitazioni della Frazione e al sistema del trasporto urbano.

Valuteremo, d’intesa con i Comuni del Comprensorio del calatino sud Simeto, la possibilità di istruire percorsi comuni volti a verificare la costruzione di impianti giuridici di natura pubblica che portino alla gestione consorziata dei beni e dei servizi di pubblica utilità.

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